Il loto bianco (versione francese)

Sogno #1: Il loto bianco

Ho fatto un sogno nel 1990-1991, quando vivevo in Francia. Ero in compagnia di un uomo e stavamo camminando su un piccolo sentiero circondato da un bosco intenso e bellissimo. Stavamo conversando piacevolmente. Poi, alla fine del sentiero, una siepe di grandi arbusti ci ha fermato perché non potevamo andare oltre, il sentiero si è fermato. Quello che pensavo fosse il mio amico (o mio fratello) mi ha detto: "siamo arrivati" e mi ha indicato un fiore alla nostra destra: bellissimo, bianco... un loto molto grande, poi mi ha detto: "fai come me, seguimi! Si è disintegrato nell'atmosfera come un fumo bianco che è andato in direzione del fiore e questa "energia" è entrata come risucchiata nel centro del loto. Pochi secondi dopo mi sono sentito passare dalla gravità del mio corpo a una sorta di energia immateriale e sono stato "risucchiato" al centro del fiore. Il tempo di sperimentare un breve viaggio nel tempo e abbiamo trovato questo amico (così strano ma allo stesso tempo così vicino come un fratello) e me in una grande città. Era in lontananza nella strada e mi ha detto con voce abbastanza alta da permettermi di sentirlo bene: "dobbiamo lavorare per poter comprare questo stesso fiore, per tornare al punto di partenza". In quel momento non mi sentivo bene. Sapevo che sarebbe stata una prova difficile. Quando, dove e per quanto tempo avrei potuto comprare di nuovo il loto bianco (l'intuizione che ho avuto dopo questo sogno è che il loto costava 200 franchi o $). Non lo so più, ma 200).

Sogno #2: volontariato per l'UCM

Una strada illuminata è stata costruita su un terreno che, da quando è stato costruito, ha permesso alla natura di crescere tutt'intorno. Questa natura è così densa da essere oscurata. Sembra una giungla. Mi dico che la natura ha preso il suo posto nonostante la strada sia stata costruita. La strada illuminata e la natura oscurata formano un bellissimo contrasto. Sono con il gruppo di volontari dell'UCM seduti a un tavolo. Sorteggiamo una carta angelo. Voglio scegliere un angelo specifico (purtroppo ho dimenticato la qualità dell'angelo che stavo cercando) e i volontari mi suggeriscono degli angeli con la qualità che sto cercando. I loro suggerimenti non corrispondono alla carta degli angeli che ho in memoria. Mi giro e vedo un gruppo più lontano che mangia del cibo. Pensando che facciano parte del gruppo MCU e volendo fare una breve pausa per mangiare, mi alzo dal tavolo per raggiungerli. I volontari del gruppo MCU, vedendomi alzare, scelgono tutti di fare una pausa perché il gruppo non è completo senza la mia presenza. Mi accorgo di aver involontariamente imposto una pausa al gruppo. Mi ritrovo isolato dal gruppo. All'improvviso mi viene voglia di fotografarmi mentre guardo la macchina fotografica e ho le mani posizionate in un modo speciale. Le punte delle dita si incontrano e c'è uno spazio tra le mie due mani. Ho l'impressione che questa posizione delle mani e lo sguardo verso la macchina fotografica ispirino fiducia in se stessi, riflessione, autostima, saggezza, conoscenza o anche lavoro su se stessi. Mi piacerebbe mettere questa foto sullo sfondo di un biglietto d'angelo o di un altro prodotto UCM, per farla risaltare. Potrei anche mettere un colore giallo-arancio scuro sullo sfondo della foto. Purtroppo non ho un fotografo o una macchina fotografica. Tutto ciò che ho è un cellulare che scatta foto. Non ho gli strumenti necessari per ottenere un risultato migliore. Lo faccio con quello che ho. Decido di tornare al gruppo di volontari dell'UCM. Torniamo in tre. Siamo diventati bambini con la capacità di camminare. Apro la porta, una gabbia con le sbarre, che conduce al gruppo. Un bambino entra dalla porta. All'improvviso, un mostro umanoide nero delle dimensioni di un bambino corre verso di noi. Era già nella stanza con il gruppo. Per evitare che ci prenda, chiudo la porta e scappo via. Il mostro cattura il bambino che ha attraversato la porta. È stato rinchiuso con il mostro. Poi il mostro attraversa la porta e insegue me e l'altro bambino rimasto. Scendiamo una scala, saltando la recinzione per raggiungere la scala inferiore, invece di scendere i gradini, per prendere una scorciatoia. Sono un po' più avanti dell'altro bambino. Non appena arrivo a terra, l'altro bambino viene catturato dal mostro prima che possa arrivare a terra lui stesso. Il luogo è illuminato. Quando mi giro, vedo che il mostro sta mangiando l'altro bambino. Ho la possibilità di scappare, perché il mostro è impegnato con quest'ultimo. Giro a sinistra, perdendo di vista il mostro per qualche secondo. Mentre il mostro non mi vede, ne approfitto per girare a destra in una scala che porta ancora più in profondità, in un luogo più oscuro. Scappo prima che mi veda.