La mia invenzione (versione francese)

Sogno #1: la mia invenzione

Sogno: Sono nel mio studio a lavorare a un'invenzione. Il sogno non dice che tipo di invenzione. Alzo lo sguardo e vedo una macchina da guerra attraverso la finestra. Mi vedo all'interno di questa macchina con altre persone. Non li vedo, ma so che ci sono. Vedo in lontananza (e sembra piccola), una bomba atomica che esplode. Vengo immediatamente fermato dai militari. Fanno scendere dalla macchina me e gli altri occupanti, che non conosco né nel sogno né nella realtà.

I militari distruggono la macchina da guerra e la mia invenzione al suo interno, come se volessero farla sparire per sempre. Gli sparano con le mitragliatrici e lo fanno sparire (il dispositivo e l'invenzione) nel burrone. Condivisione: Da molto tempo, in realtà, volevo lavorare a un'invenzione. È sempre nella mia mente. Voglio inventare un dispositivo magnetico che funzioni senza benzina o altra alimentazione, se non per magnetismo. Ho i magneti, ma mi mancano alcuni dati.

Sogno #2: a scuola

Sogno: Mi vedo andare a prendere mia figlia alla fine della scuola, nel pomeriggio, all'ora della merenda (come faccio nella vita reale). Solo che la scuola è la mia, non la sua, quella in cui sono passato da CP a CM2 in Francia. Mia figlia è in prima elementare in questo sogno come lo è ora (in prima elementare in Canada, siamo appena emigrati). Vado a cercarla sul lato dell'ingresso dove ci sono o c'erano le classi del CP e l'ufficio del preside. L'insegnante che si chiama Arianne (in realtà era l'insegnante di mia figlia all'ultimo anno di scuola materna) mi chiama per parlare dei compiti di mia figlia. Mi ha detto che mia figlia non aveva fatto i compiti, gliel'ho confermato e le ho detto che era troppo difficile per lei fare questo tipo di compiti, potevo farli io per lei. Si trattava di rispondere o parlare della tristezza, della disperazione (che parla a me).

Poi mi mostra un compito. Si tratta di un foglio di carta con diversi piccoli disegni suddivisi in scomparti. Ognuno di essi mostra una persona che mangia un frutto diverso per essere riconosciuta. Il primo disegno mostra una persona che beve un cartone di succo di frutta. Sotto la persona è disegnato un cartone e alla sua sinistra è disegnato il frutto, un melograno. Nel secondo disegno una persona sta mangiando i semi di un melograno....

In un altro sogno correlato: vedo che ho scritto uno o questo articolo sulla tristezza. In esso racconto di una giovane donna che era seduta in un bar a bere un caffè o un'altra bevanda calda e un giovane sconosciuto è arrivato, si è seduto e ha fatto il buffone per farla sorridere. Da allora, torna ogni giorno alla stessa ora in questo caffè sperando che questo giovane torni a farla sorridere e a farle dimenticare per un po' i suoi dispiaceri. Finalmente sorrise e in quel momento non sentì più alcun dolore, il suo cuore era leggero mentre soffriva così tanto ed era così triste.

Sogno #3: due ragazzi aggrediti

Sogno: Sono in un supermercato. All'improvviso sento un rumore e mi precipito dentro. Trovo mio figlio Pascal (che in realtà ha 11 anni) e un altro ragazzo sdraiati su una panchina, ovviamente privi di sensi. Vedo che sono stati colpiti e hanno perso i sensi. So che sono stati attaccati.

Più tardi, racconto alla madre dell'altro ragazzo aggredito ciò che ho sentito e visto e lei mi dice che presenterà una denuncia, anche se la cosa la infastidisce perché conosce la famiglia dei giovani che hanno commesso questi atti. Un'altra scena: sono a casa di una donna che sta dando una festa in un sobborgo difficile, come un ghetto. Fuori, ci sono discussioni. È costretta a chiudere a chiave la porta di casa.

All'improvviso, si spara attraverso le finestre. I miei due ragazzi vengono colpiti e muoiono davanti a me. Mi sono svegliata piuttosto male con questo sogno, durante il quale mio figlio Pascal ha avuto terribili attacchi di tosse che ci hanno impedito di dormire quasi tutta la notte. Allo stesso tempo, ho avuto un'emorragia. Ed è stato durante questa notte difficile che ho avuto questo incubo che, devo ammettere, mi ha profondamente turbato... e quasi scoraggiato per la sua violenza/negatività.