Sogno #1: incontro con Henry e il capo durante il viaggio
Sogno: Mi trovo in un albergo sconosciuto con il mio amico Frank, per il quale lavoro anche in una piccola azienda che si occupa di salute e sicurezza. Siamo solo in due. È come un viaggio di lavoro, ma condividiamo un letto matrimoniale.
Sono in piedi vicino alla porta, voglio leggere qualcosa sul muro e in quel momento divento CONSAPEVOLE/Lucido nel mio sogno e ricordo di aver letto in un libro sul sogno lucido che uno dei segni che si è in un sogno è che non si è in grado di leggere nulla.
Cerco di concentrare la mia attenzione perché all'inizio il testo è sfocato, ma dopo qualche sforzo riesco a leggere, il che mi rende molto felice e fiducioso. Al momento del sogno ricordo ciò che era scritto, ma dopo il risveglio ricordo solo la parola Kenneth o Kentucky. Sono felice perché ora posso creare in uno spazio da sogno. Decido quindi di uscire con il mio attore preferito, Henry Cavill.
Cerco di usare la mia immaginazione per creare un abito perfetto, ma per qualche motivo non ci riesco. Appare un abito, ma non l'ho creato io.
Poi mi siedo sul letto con Frank, un po' frustrata per il fatto di essere ancora qui invece di prepararmi per l'appuntamento. Mi dice che spera che parleremo. Gli chiedo: "Di che cosa?". Lo vedo sempre più emotivo e non mi piace perché sento che la mia privacy viene violata e non rispettata. Inoltre non capisco perché condividiamo il letto in questa stanza.
Poi ricordo le situazioni passate con i miei ex fidanzati in cui volevo parlare con loro, avere una vera conversazione, e come mi sentivo, così, ricordando quella sensazione di voler comunicare ed essere ascoltata, decido di ascoltare ciò che ha da dire.
La cosa successiva che ricordo è che vado nell'altra stanza per cambiarmi il reggiseno, poi vedo altri reggiseni sul pavimento. Penso a me stessa che non posso più sopportare il suo comportamento e che non posso lavorare per lui se si comporta così, pretendendo che io condivida il letto in albergo, che abbia conversazioni emotive ecc. quando non sono la sua amante o la sua padrona. Mi sento un po' disgustato da lui, quasi paralizzato dal suo comportamento. Vi ringrazio per questo.